PREMESSA
Due anni or sono il mio cuore si è bloccato annaspando sulla soglia di un infarto. Da allora il passato ha cambiato di segno ai miei occhi e il futuro mi è sembrato aggrappato non molto saldamente a qualche ringhiera.
Gadda rimproverava alla cultura italiana di essere refrattaria alla storia naturale, di ignorare le ere geologiche, il darwinismo e di essere proclive a troppi toc-toc, batticuori, retoriche delle buone intenzioni. Le mancava, secondo lui, un sottofondo logico e riflessivo perché giudicava che poggiasse più sul cuore che sull’esperienza.
Proprio dal toc-toc del cuore si muove questa inchiesta nel passato. Anche se non avessi voluto mi sarebbe stato difficile venir meno alla logica e alla riflessione e tralasciare le ere geologiche mie e dei miei simili, senza la consapevolezza delle quali, del resto, non saprei come orientarmi. Qualche retorica, però, potrebbe essermi sfuggita qua e là.
L’impegno professionale della psicoterapia, lo stile dell’amare, la filosofia di vita che avevo più o meno pazientemente costruito nel corso degli anni, gli stessi studi a cui mi sono appassionato, tutto è precipitato nel crogiolo impietoso della verifica.
Narrerò alla meglio questo rendiconto con me stesso, incalzato da domande che chiunque altro avrebbe potuto farsi. Il mio cuore è diventato folle perché troppo duro o troppo fragile o semplicemente era scritto nel suo codice cromosomico che un giorno sarebbe dovuto esplodere? O forse gli ho usato violenza gettandolo impietosamente tra i marosi delle emozioni? E tutto ciò dove e quando e avvenne?
INDICE
Questione di cuore.
Anonimi, confusi.
Dove sei?
Interludio.
Anime.
Eumenidi.
Cantico di Lilith.
Ancora questione di cuore.
La gabbiana.