Ognuno di noi, spesso inconsapevolmente, costruisce una narrazione della propria esistenza, seguendo il tracciato di un racconto più o meno avventuroso, nel quale si è protagonisti con un ruolo specifico.
Questo racconto è l’intreccio che rende sensata, comprensibile e comunicabile la propria avventura esistenziale. Ma che succede quando si crede giunto il momento di riprogrammare quel racconto? Oppure si ritiene che il ruolo finora assunto non abbia più senso? Oppure avvengono vicende che alterano radicalmente la comprensione della parte antecedente del racconto?
Abbiamo vissuto in questi ultimi decenni all’ombra del mito dell’Uomo Vitruviano, misura di tutte le cose che stanno in cielo e in terra; del Prometeo ladro dei segreti degli Dei e dominatore del fuoco ed eroe che paga l’offesa della propria presunzione con il castigo inferto al proprio corpo, che ora sarebbe il Pianeta Terra; delle Beatitudini cristiane, in cui il riscatto consiste nell’accumulo del credito e dell’investimento; della tribù atavica che si chiami partito comunista cinese, America first, Stato, corporazione. Questi miti si sono sgretolati davanti alla certificata verità che siamo deboli corpi esposti all’insidia di agenti invisibili e quantistici quali sono i microrganismi nostri competitor e sono rimasti imprigionati nel dilemma tutelare la salute o tutelare la produzione.
Video: Un test per l'eroismo? - Accademia per la Riprogrammazione